mercoledì 7 maggio 2008

APPOGGIAMO UN COMBATTENTE

"Io come sempre, sono con Arciere che è un grande combattente e, come sempre, con Arciere continueremo a lottare per la giustizia contro l'ingiustizia''.


ultimo


Al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Tempo fa, si parlava dell'impossibile cattura del boss di Cosa Nostra. Latitante per decenni, fu affidata alla squadra di Ultimo la sua cattura.Dopo tre mesi di estenuante lavoro e di sacrifici, l'impresa riusci'. In tanti sono stati a sollevare dubbi su Ultimo, ma nessuno ha sollevato dubbi su chi per decine di anni, non ha neanche tentato la ricerca del pericoloso latitante. Questo, si sa, e' lo Stato che premia "chi non fa", e punisce "chi fa" il proprio dovere.A distanza di 15 anni il fatto si ripete. Avviene un furto dall'entita' colossale. Nessuno trova la refurtiva. Ci riesce un semplice maresciallo, che trova anche qualcosa in piu' di quello che era stato trafugato. Medaglia al valore? Negativo! Una meritata punizione. Arrestato perche' AVREBBE POTUTO con questa operazione avere un riconoscimento in termini di carriera. Nessuno ha voluto ascoltare le dichiarazioni del maresciallo, che non aspettava altro che essere ascoltato da un pm. Si e' preferito passare direttamente al rinvio a giudizio. Così come è avvenuto per UItimo, adesso e' il suo turno. In tanti ci chiediamo come mai in privato non e' stato possibile spiegare come sono andate le cose (anche perche' nulla e' stato fatto senza il consenso della Procura).Ci chiediamo se sia di utilità a Cosa Nostra, piu' che a un tribunale italiano, sapere il modus operandi di questi uomini, che uno per uno sono stati puniti, umiliati, processati. Se dubbi vi sono stati, sarebbe bastato ricevere il maresciallo Ravera (nome ormai pubblico) e ascoltare le sue spiegazioni, piu' che rendere note le tecniche investigative.Pensiamo che questa operazione voglia essere un deterrente verso le persone che combattono contro la criminalità organizzata.La chiarezza e la trasparenza ci sarebbero state comunque, senza portare in tribunale e di dominio "pubblico a TUTTI" le tecniche investigative usate, oltre che le generalita' di chi ha combattuto Cosa Nostra in modo serio e non per apparire in talk show, ma per dovere morale.Chiediamo che al più presto venga fatta luce sull'accaduto, con la certezza assoluta della totale estraneita' dei fatti di cui è accusato "Arciere", ma chiediamo anche che si cominci a indagare su chi sta facendo un favore a Cosa Nostra con queste operazioni punitive, atte solo a mettere un mirino intorno alle persone che hanno contribuito alla cattura di Riina.
Distinti saluti
Gruppo Capitano Ultimo
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